Unzione Infermi

unzione

 

E' un Sacramento che viene fatto chi si trova in stato di malattia e sofferenza particolare ma non solo "terminale".

Dalla riforma cattolica inaugurata col concilio di Trento l’unzione con l’olio degli infermi è divenuta di fatto una unzione estrema: l’ultimo gesto che la chiesa riteneva di poter fare per accompagnare il moribondo nel suo passaggio verso all’incontro definitivo con Dio. Con la riforma liturgica del Concilio Ecumenico Vaticano II abbiamo un cambiamento di prospettiva: si ricorda che il nome più appropriato per questo rito sacramentale sia quello di unzione degli infermi, piuttosto che quello precedente di estrema unzione.

I cambiamenti di nome e di prospettiva indicano chiaramente la comprensione della Chiesa nell’offrire questo sacramento ai suoi figli: prima ancora che pensare ai loro ultimi istanti di questa vita terrena, la Chiesa vuole prendersi cura di una loro condizione particolare, quella della malattia fisica. Il sacramento dell’unzione, allora, come tutti gli altri sacramenti, si pone all’interno di una rete di relazioni che uniscono la Chiesa e i suoi figli attraverso l’organismo sacramentale. Dopo aver iniziato il credente alla vita cristiana attraverso i sacramenti dell’iniziazione cristiana (sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia), la Chiesa cura la lora vita cristiana, ferita dal peccato e dalla malattia (sacramenti della Penitenza e dell’Unzione).

Nell’attuale prospettiva della riforma liturgica, il sacramento dell’unzione è offerto prima di tutto a coloro che si trovano in una situazione di malattia fisica tale da mettere in pericolo la loro vita.